125 anni di Farmacia La Rosa: una storia di persone, di donne, di futuro
125 anni sono un tempo inimmaginabile.
Eppure è questa l’età della Farmacia La Rosa, un luogo che oggi riconosciamo nel cuore di Piazza Europa, a Cosenza, ma che nasce lontano, nel 1900, a Nocera Terinese, dove tutto ebbe inizio.
Tra quelle strade di pietra, un giovane farmacista, Antonio La Rosa, laureato a Napoli a soli 24 anni, apre la sua farmacia. Nei quaderni ingialliti che portano il suo nome, la grafia sottile racconta di ambizione, di studio, di un’idea di servizio che attraversa il tempo. È da quelle pagine fragili che nasce una forza: la stessa che ha reso questa storia viva per oltre un secolo.
Una storia che non appartiene solo a un luogo, ma a una famiglia e a una visione.
Radici forti, sguardo avanti
La storia della Farmacia La Rosa è fatta di passaggi di mano, ma mai di abbandoni.
Quando la sorte piega il suo primo protagonista, è la resilienza a raccogliere ciò che resta. Nel 1908, infatti, Antonio perde tragicamente la vita a soli 32 anni, in una vicenda dolorosa che il paese ha custodito per decenni nel silenzio rispettoso di chi non trova parole per certe ferite.
È allora che il fratello Ortensio rientra dall’America e decide di ripartire da ciò che resta, sostenuto da un destino inatteso: l’incontro con Anna Annarumma, giovane chimica e farmacista salernitana, allieva di Maria Bakunin.
A farli incontrare sarà addirittura Ernesto Pontieri, illustre storico nocerese, docente, rettore e amico di famiglia, che si fa garante della nobiltà d’animo di Ortensio e facilitatore del loro matrimonio.
Anna Annarumma: l’inizio della rivoluzione silenziosa
Anna era nata nel 1898 in una casa in cui la cultura era un bene quotidiano: suo padre, professore di latino e greco, riempiva le serate di salotti intellettuali in cui perfino i bambini dovevano parlare “in latinorum”.
Cresciuta tra libri, musica e rigore, portava dentro di sé qualcosa che era già futuro: l’idea che la conoscenza potesse cambiare il destino.
Eppure, quando arriva a Nocera, si scontra con una realtà dura: una donna in camice, dietro un banco di farmacia, era troppo avanti per il suo tempo. Così, per anni prepara galenici con i bilancini, studia, osserva, resiste. Una rivoluzione silenziosa, fatta più di gesti che di parole: il coraggio di esserci anche quando non ti è concesso esserlo davvero.
Ma quella determinazione la porterà lontano: anni dopo, vincerà concorsi pubblici, trasferirà la Farmacia La Rosa e la porterà prima a Rende e poi a Cosenza, ricostruendo con le proprie mani il suo ruolo e la sua dignità professionale.
Da lei nasce un filo che continuerà a tessere futuro. Lolita, la figlia maggiore, si laurea in Farmacia “per amore del padre”, come risarcimento della vita per ciò che lui aveva perduto: una scelta che racconta quanto, in questa famiglia, le professioni non siano mai state solo lavoro ma gesti d’amore.
Manlio, il figlio più giovane, erediterà poi la farmacia e la guiderà con la moglie Amalia Pigneri, anche lei farmacista: insieme costruiranno un luogo di ascolto, cura e presenza.
E quando toccherà ad Anna Paola, sarà naturale raccogliere quella eredità: non perché fosse scontato, ma perché la storia, quando è così radicata, diventa un richiamo che non si può ignorare.
Una storia al femminile
È una storia di donne che hanno sfidato i limiti del proprio tempo.
È una storia di famiglia che si intreccia con la comunità, di luoghi che cambiano ma restano riconoscibili: da Nocera a Rende, fino a Cosenza, dove la Farmacia La Rosa continua a essere una presenza quotidiana, tra memoria e innovazione.
Ogni generazione ha portato qualcosa di nuovo:
- la formazione come eredità viva;
- l’innovazione come modo di restare fedeli al proprio tempo;
- la continuità come atto d’amore, non come abitudine.
Il tempo della cura
Oggi, nei gesti dietro il banco, nei consigli dati con attenzione, nei volti che attraversano la porta ogni giorno, si percepiscono 125 anni di storie intrecciate.
Non è solo una farmacia: è un luogo che custodisce la memoria di chi ha creduto nella scienza e nelle persone, nella cultura del lavoro e della gentilezza.
Il futuro, per la Farmacia La Rosa, ha la voce di chi continua a imparare, a formarsi, a servire la propria comunità con rispetto e passione. Perché la vera tradizione non è ripetere ciò che si è fatto, ma trasmettere la forza di farlo ogni giorno in modo nuovo.
Da Antonio a Anna Paola, questa è la storia di chi, da 125 anni, crea cultura della salute.