Avventure in Farmacia
È quasi mezzogiorno, il signor Pino T. entra in farmacia con una cesta in mano.
“Tanti auguri a tutte le donne! Vi ho portato le mimose per tutto ciò che fate per noi e perché siete più belle quando sorridete!”
Si avvicina al bancone e posa alcuni rametti destinati alle dottoresse Anna Paola, Antonella, Monica, Carmen, Maria Francesca.
“Scusa Pinu’, ma gli auguri perché siamo donne?” si alza una voce tra le clienti in fila. È la signora Concetta, che appare evidentemente contrariata dal gesto.
“Conce’, non ti avevo notata, tanti auguri anche a te! Ecco…” e si avvicina per dare una mimosa anche a lei.
“Noni, lassami sta’!” Da dietro il bancone si scambiano occhiate stupite, non avevano mai sentito parlare in dialetto la signora Concetta.
“Ma oggi è la festa della donna!” dice il signor Pino, deluso dalla risposta della sua dirimpettaia.
“In realtà oggi è la giornata internazionale dei diritti della donna!”
“E vabbe’” si discolpa lui “è la stessa cosa!”
“Proprio per niente!” ribatte lei. “Sai il perché di questa ricorrenza, che ormai è diventata solo un business?”
“Perché è giusto riconoscere i sacrifici che fate per la famiglia!”
La signora Concetta porta una mano alla fronte e scuote il capo da un lato e dall’altro. “Oddio!”, vuole dire il suo gesto.
“Non per questo, amico mio, ma è per ricordare i diritti e le conquiste sociali ottenuti dalle donne! Ultimamente è uscito un bellissimo libro che smonta tante leggende e falsi storici, come la manifestazione delle donne di New York nel 1848 per i loro diritti politici, la pace e il lavoro o quella della morte delle operaie nell’incendio nel 1954 in un calzaturificio americano, ma al di là dell’origine, la cosa essenziale è che oggi dovrebbe essere un giorno di riflessione su quanto è stato fatto e su quanto ancora c’è da lavorare sulla parità di genere!”
Il signor Pino diventa paonazzo, sbarra gli occhi per l’incredulità: “Ma io… non lo sapevo!”
“Tranquillo, non sei l’unico Pinu’” lo rassicura la sua dirimpettaia. Il suo sguardo si raddolcisce: “Ma visto che hai avuto un pensiero così carino e che le tue intenzioni, in fondo, sono buone… accetto la tua mimosa, va’! Del resto è un fiore così bello…”, si percepisce un sorriso coperto dalla mascherina.
Lui è contento, le si avvicina e le porge un rametto: “Conce’ ti ringrazio per avermi mostrato un’altra prospettiva! Sai, a volte facciamo dei gesti senza renderci realmente conto del significato. Se non ci fosse il Covid ti abbraccerei!”
La signora Concetta è soddisfatta. Ha regalato alla farmacia La Rosa e ai suoi clienti una lezione di cultura civica.